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  • Writer's pictureJaque Vuelma

[ITA] Museo Gucci Firenze: “The garden of love”


Gucci Garden Firenze

In un pomeriggio atipicamente freddo di fine aprile a Firenze, ho visitato per la terza volta il Gucci Garden. Questa volta però, in modo speciale, avendo l’opportunità di conoscere in modo più approfondito lo spazio. Questo affascinante e magico mondo si trova nel cuore di Firenze in uno dei luoghi più visitati e importanti: Piazza Signoria. Il logo nero e rosa ricorda l’antico Palazzo della Mercanzia, sede commerciale della Firenze medievale, di grande importanza storica.


Lo spazio, progettato con grande precisione, punta ad esplorare la nostra immaginazione e creatività. La ricerca costante di creare un nesso tra presente e passato, trova spazio in questo continuo cambiamento, così come succede nel sistema moda.



Al piano terra troviamo il ristorante e le boutique, che hanno articoli esclusivi, disegnati e creati da Alessandro Michele come modo per continuare l’esperienza della visita. Lungo le scale del palazzo si trovano opere intitolate “Alchemical Archways” dell’artista Alex Merry, dipinte sulle pareti dei tre piani. Sono otto le finestre ad arco che “si aprono” su Piazza Signoria, raffigurandola con elementi metafisici e trasformazioni alchemiche. Chi segue Gucci sa quanto Alessandro Michele sia amante e profondo conoscitore di questi elementi.



Le sale l’essenza e l’identità di Gucci, e sono loro: Guccification, Paraphernalia, Cosmorama, Ephemera, De Rerum Natura 1 e 2. Qui ci sono tutti gli oggetti iconici del marchio, accessori, abiti e oggetti, pieni di storia e curiosità, tra i quali troviamo le borse e le valigie che ci portano alla origine del marchio.


E poi i loghi, gli oggetti effimeri, le opere d’arte, le stampe "Rinascimento" e "Leonardo", la fascia di colore verde/rossa/verde, il doppio Guccio Gucci, il mocassino di 1953, il foulard, la bag Jackie, la borsa Bamboo, i disegni della stampa Flora, il serpente che compare in molti capi di Alessandro Michele, sono tutti elementi che caratterizzano Gucci.



Una delle istallazione esposte occupa due piani dell’edificio. E si intitola “on/off” dell’artista MP5 che si riferisce al progetto “CHIME”, di cui Gucci è coinvolto e che affronta questioni sociali volte all’uguaglianza.


“Il maschile”, mostra inaugurata nel gennaio di quest’anno in occasione di Pitti Uomo, è un dialogo tra Tom Ford e Alessandro Michele. È una sala ricca di accessori e pezzi da uomo questa, che propone punti d’incontro tra i due creativi. Nell’ultima parte troviamo brevi video delle sfilate dei due, che ad un certo momento si incontrano, unendosi. È possibile percepire molto chiaramente lo stile sensuale, l’erotismo, i bei modelli di Tom e il romanticismo delle proposte di Alessandro, in contrasto con i suoi modelli androgini. Non bisogna negare il maschile o femminile, ma dare importanza alle cose più profonde, ai pensieri e alle azioni.



Nella sala cinema, un ambiente tutto rosso adornato in modo classico con tende di velluto e divani accoglienti, siamo invitati a sedersi e goderci un video musicale. Mi sentivo come se fossi in una casa antica e molto accogliente.


La ricerca è una delle parole chiave per il successo di Gucci, la ricchezza di significati incanta…. l’artegianato fiorentino, la cura dei dettagli. Si tratta di haute couture e chi non vorrebbe indossare un capo cosi pensato e speciale? Penso che questo renda Gucci sempre più in alto ogni giorno e faccia che la gente voglia avere un pezzo di questo marchio.



Dopo aver conosciuto in modo più dettagliato questa realtà, ascoltandone storie, mi è rimasta la sensazione di aver partecipato attivamente in una storia. Credo che, in gran parte, questo sia stato possibile grazie alla passione con cui le informazioni sono state trasmesse.

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